DIRIGENTI
Presidente
Fabio Savioni
Vice Presidente
Direttore Sportivo
Soccorso Storti
COLLABORATORI
Marketing
Accompagnatore Squadra
Afrim Behrami
Massaggiatore
Patrick Marra
Amministrazione Clubcorner
Responsabile Allievi
Moreno Moro
Social Manager
Coach G+S
Juan Carballa
LA NOSTRA STORIA
Tratto dal libro U.S Arbedo a cura di Giorgio Küng, Franco Lazzarotto, Osvaldo Rathey
Era il maggio 1937, ero un giovanotto di 24 anni. Con qualche riga sui giornali avevo deciso di invitare la gente del paese ad una riunione voluta per fondare una nuova società di calcio. L'appuntamento era per un giovedì sera all'Osteria del «Giuli». Ero lì già oltre mezz'ora prima dell'ora convenuta. S'addizionavano i caffè ed i miei sguardi furtivi fra le tendine dell'osteria. In testa danzavano oscuri presentimenti di una serata «buca» ed il buon Milio lì solo o quasi per una bella idea andata a ramengo.
La simpatica realtà mi lasciò però svelto buttar via i brutti pensieri. Dal «GIüli», alla spicciolata, continuava ad arrivare gente. Quella sera doveva nascere l'Unione Sportiva Arbedo. Le cronache del bel tempo che fu, ci ricordano che già esisteva il F.C. Arbedo. F.C. Arbedo destinato però ad un «de profundis» per debiti non onorati nei confronti della allora ASFA. L'attualità odierna ci racconta di walzer di milioni nelle cifre rosse di non pochi grandi club. Può allora far sorridere il pensare ai 260.- franchi che, a quei tempi, non si riusciva a pagare. Per scansare le insidie di una multa si è allora fondata l'Unione Sportiva Arbedo. In cassa soldi zero! Con la voglia di ben fare si sono organizzate tombole, feste campestri, tornei ad inviti.
L'iscrizione di una nuova compagine (come ancora succede oggi) esigeva anche la designazione di un elemento disposto ad intraprendere la carriera arbitrale. «Fatto 30... faccio 31...». Detto e fatto mi sono iscritto, invitato dalla neonata U.S. Arbedo, ai corsi d'arbitro. Mai avrei osato pensare, allora, d'essere poi, anni dopo, chiamato a dirigere incontri internazionali. Una lunga e per me stupenda carriera, coronata con la nomina di ispettore UEFA, con sempre nel taschino la tessera con il nome della Società alla quale appartenevo: U.S. Arbedo. Ritrovare la vecchia e cara tessera, voleva anche dire poter rimanere un momento nel bel mondo dei ricordi: il caro vecchio campo del «Boschetto», la prima maglia bianca e rossa comperata d'occasione dagli amici dell'U.S. Giubiasco, oppure le trasferte Arbedo-Bodio in bicicletta portando sulla canna un compagno di squadra. E quasi troppo facile affermare che l'U.S. Arbedo è sempre stata la squadra del cuore.
Ma la guerra è alle porte, e guerra significa anche da noi mobilitazione. Il comitato decide la sospensione di ogni attività sportiva per la stagione 1939/40.
La vita del club riprende con l'assemblea generale del 4 giugno 1940, nella quale viene formato il nuovo comitato con alla testa Franco Bolgiani coadiuvato da MarioAmbrosini, Franco Ghidoni, Fulgenzio Pellandini, Emilio Guidi, Gualtiero Pellandini e Orlando Tondini. L'attività agonistica riprende solo parzialmente; la squadra subisce qualche ritocco e ad elementi della vecchia guardia si affiancano nuovi giocatori quali il centravanti Carniel e le estreme Decarli e Scerri. Purtroppo gli eventi bellici hanno il sopravvento su quegli sportivi. La società è costretta a cessare ogni attività e ci si ritroverà, a conflitto terminato, solo nell'agosto del 1945.
28 novembre 1937
Prima foto «ufficiale» di giocatori e dirigenti della neo-costituita U.S. Arbedo.
in piedi: Livio Mariotta, Bruno Pedrioli, Vittorino Rainoldi, Sergio Rezzonico, Franco Bolgiani, Lucindo Rainoldi, Mario Dattrino, Bruno lanner, Secondo Micheletti, Gualtiero Pellandini, Enrico Alliata, Fulgenzio Cerutti, Emilio Guidi.
Accosciati: Marzio Sala, Angelo Venturini, Mario Ambrosini.